Merckelbach R. - I misteri di Dioniso.
Reinhold Merckelbach
I misteri di Dioniso.
Ed. 2003, f.to 17x24cm., pp. 312
Nietzsche parla di Dioniso come del dio delle passioni violente e sfrenate: le sue Menadi danzavano sui monti solitari, dilaniavano gli animali sacrificali divorandoli crudi. Ma questo “dio della tragedia” per i Greci o i Romani dell’età imperiale aveva tratti molto più inoffensivi. Era il dio degli alberi da frutto, del vino, dell’eterna palingenesi del ciclo delle stagioni. I suoi seguaci celebravano feste pastorali nei campi: Dioniso era il dio della poce e dell’Età dell’Oro. La più grande festa in suo onore coincideva con la vendemmia e la pigiatura dell’uva, la sua religione predicava il benessere, l’armonia, era culto della Bellezza. Si trattava comunque di un grande culto misterico, tanto segreto che di esso non è restato alcun testo sacro. Era una religione non scritta che per natura si prestava ad essere tramandata per immagini più che per parole.