AA.VV. - Quaderno di Studi XV - 2020

AA.VV.
QUADERNO DI STUDI XV - 2020

Associazione Culturale Italia Numismatica.
Ed. 2020, f.to 17x24cm, pp. 192, ill.ni a colori

In questo Quaderno di Studi sono state inserite alcune ricerche molto impegnative e di grande interesse. Simonluca Perfetto illustra la Cronologia analitica degli ufficiali della zecca di Napoli tra il 1503 e il 1546; con questa ricerca l’Autore prosegue un lavoro minuzioso, già intrapreso per altri periodi, basato sulla consultazione delle fonti archivistiche, in particolare nell’Archivo General de Simancas e altri attingendo anche alle notizie contenute nella bibliografia già nota che trova riscontro sulla monetazione napoletana del periodo in questione. Il periodo preso in considerazione è decisamente avaro di fonti circa l’argomento trattato ma, grazie al sapiente ordinamento delle notizie disponibili, l’Autore è riuscito a colmare molti vuoti. Claudio e Guglielmo Cassanelli hanno dedicato un ampio contributo a “Un diamante di 52 grani di peso per 16.000 libbre, ceduto al Duca Alfonso IV d’Este (1658-1662). Le imitazioni e contraffazioni dei Giorgini di Castiglione delle Stiviere e Solferino”. Già il titolo riassume efficacemente il contenuto di questa minuziosa ricerca effettuata su fonti archivistiche e sulla bibliografia conosciuta ma, soprattutto, è corredata da un ampio apparato fotografico di esemplari monetali di notevole interesse, molti dei quali contenuti in alcuni dei principali Musei medaglieri italiani. Il risultato è l’aggiunta di un contributo importante alla monetazioneestense,specie per quanto riguarda le imitazioni e la contraffazione dei ‘giorgini’. Luca D’Orazi che ci ha già documentato sui Canessa, storici antiquari Numismatici, questa volta ha dedicato un ampio studio a Prospero Sarti, un distinto e intelligente collezionista di monete romane e di oggetti di scavo, vissuto nella seconda metà del XIX secolo. La minuziosa ricerca, oltre a raccontare aneddoti e relazioni con i più importanti numismatici dell’epoca, si focalizza sul metodo seguito dal collezionista, dai suoi rapporti con i personaggi di rilievo di quel periodo nonché del contenuto della sua raccolta. L’Autore si sofferma poi sul “misterioso ripostiglio di Bolsena”, cercando, per quanto possibile, di far luce su questo presunto rinvenimento, con l’obiettivo di determinare, attraverso le fonti ora accessibili, il suo legame con la collezione Sarti, e di stabilire il luogo e l’anno di ritrovamento. Gianni Graziosi, richiamando fatti storici e numismatici nonché illustrando numerose monete fabbricate con l’utilizzo di materiali inusuali, ha voluto ricordare la chimica e i chimici in relazione alla produzione monetale, in particolare quella contemporanea. Anche in questo caso, il sottotitolo voluto dall’Autore, sintetizza il contenuto del suo lavoro che illustra al lettore molti particolari aspetti che talvolta passano inosservati o sono sconosciuti ai più: “…la chimica ha contribuito al benessere dell’umanità, allo sviluppo della metallurgia e di conseguenza al progresso della capacità di coniare monete. Un’interessante e coinvolgente relazione tra monete, numismatica e chimica”. Infine, Roberto Diegi ricorda l’uso di piccole monete metalliche, talvolta bistrattate, ma in passato molto importanti per la circolazione al minuto, specie tra le classi meno abbienti ma che nell’antichità rappresentarono valori nominali importanti perché prodotti soprattutto in metallo prezioso.

Prezzo: €15,00
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