AA.VV., Quaderno di Studi XIV-2019
AA.VV.
QUADERNO DI STUDI XIV - 2019
Associazione Culturale Italia Numismatica.
Ed. 2019, f.to 17x24cm, pp. 192, ill.ni a colori.
I contributi contenuti in questo Quaderno di Studi sono il frutto di ricerche impegnative molto interessanti: il primo è dedicato ad un’ampia analisi svolta da Antonio Morello sulle emissioni prodotte a nome di Augusto che recano i tipi del rovescio che ricordano l’annessione del Regno di Armenia sotto l’influenza Romana e, perciò, a quelle produzioni monetali che riportano la legenda ARMENIA RECEPTA prima e CAPTA poi, spiegandone il significato e illustrando i tipi nonché una gran quantità di esemplari per ciascuna emissione che l’Autore ha avuto modo di studiare nel corso delle sue indagini. In appendice a questo articolo è stata opportunamente aggiunga la traduzione, in lingua italiana, di uno studio che Paul Medinger pubblicò in Francia nel 1933 dedicato all’arco c.d. turco, l’arma micidiale dei Parti e degli Armeni che dette filo da torcere ai Romani in ogni tentativo di conquista dei territori avversari.
Federico De Luca ritorna ancora sul tema del significato dei monogrammi riportati sulle monete greche. Stavolta la serie monetale esaminata è un’emissione di tetroboli coniata durante il regno di Filippo V di Macedonia e del figlio Perseo. Sciolti come numeri, i molteplici monogrammi riportati su queste monete sembrano indicare sempre le stesse grandezze e tale insistenza nel riportare cifre sempre uguali rende ragionevole l’ipotesi che esse siano relative alla quantità di monete rientranti nell’emissione. La coerenza delle cifre evidenziate, l’armonia del loro susseguirsi e la ricorrenza di monogrammi-numeri assolutamente identici in diverse monetazioni sembrano confermare l’interpretazione proposta.
La recente comparsa sul mercato numismatico di un incredibile medaglione di Commodo, recante al diritto il busto dell’Imperatore nelle vesti di Giove e al rovescio il tipo del monte Argaeus di Cappadocia, ha stimolato la cura di un saggio di Antonio Di Francesco con il quale, oltre ad illustrare l’esemplare e riportare la traduzione in lingua italiana delle note accompagnatorie alla relativa descrizione, ha aggiunto riferimenti interessanti e alcune annotazioni personali, rendendo questo contributo ricco di suggerimenti per un eventuale approfondimento futuro.
L’ultimo contributo è una piacevole e ampia lettura sul calendario che Gianni Graziosi ha voluto offrire con la sua nota maestrìa nello spiegare, con la numismatica, argomenti di varia natura rendendoli piacevolmente affascinanti.